| Lui le prese le mani. Poi le alzò il viso. « Se c’è una cosa che non sopporto, è vedere una ragazza piangere! » le disse. Lei scosse la testa. « Ma ancora di più… non sopporto vedere una ragazza soffrire per colpa mia! » le disse, e la baciò. Meredith, si lasciò scivolare una lacrima, che le rigò completamente il viso. Poi, i due, si abbracciarono.
***
Era sera. Josh aveva accompagnato Meredith fino alla porta di casa. Ora, lei era sdraiata sul suo letto. Guardò fuori della finestra. Le stelle erano più luminose che mai. Oppure era soltanto una sua sensazione? Beh… sta di fatto che lei, le aveva fatte cadere quelle stelle. Sorrise un po’. Poi, si rabbuiò vedendo uno scatolone mezzo vuoto, affianco alla finestra. Si alzò e si mise a frugare fra le varie cose. Una borsa, una minigonna in jeans, una cornice per foto vuota, una trousse di trucchi, e altre tante cose, fra cui anche un pupazzo che Meredith portava sempre con se. E così, si mise a sedere sul letto. Fissò nuovamente fuori. Voleva essere libera, voleva poter volare da Josh in quel momento, voleva che quei giorni così belli, durassero per sempre… ma sapeva bene che non sarebbe mai stato così. “Accidenti, ho soltanto 17 anni, e ho già un mucchio di problemi! Perché questo mondo è così duro e crudele con me?! Perché devo far soffrire anche le persone che mi stanno attorno?!” si chiese. Ma, naturalmente, non ebbe alcuna risposta. Per un minuto intero, non poté fare altro che pensare a Josh. Josh. Quel Josh che l’aveva salvata dalle cheerleader. Josh che l’aveva coccolata. Josh che l’aveva trascinata con se nella sua stanza segreta (che poi conosceva pure il preside). Lui. Josh. Un ragazzo come tanti… ma che per Meredith era il mondo intero. Il mattino seguente, eccolo. Arrivò, come sempre, assieme ai suoi amici. Sorrise a Meredith, e lei ricambiò. Poi, arrossì. Arrivò anche Tiffany. « Buongiorno! » le disse Meredith quasi volando dalla sedia. « Ehi, che ti è preso oggi?! » fece Tiffany appoggiando la cartella per terra e sedendosi. « Beh.. diciamo che oggi sono allegra! » le disse. « Alla faccia dell’allegria! Tu sembri proprio fra le nuvole! » le disse. Meredith ridacchiò. « E va bene, sì, sono fra le nuvole, e non voglio scendere! » disse lei accavallando le gambe. « Mi spieghi che cosa ti è successo?! » le chiese Tiffany. « È successo una cosa bellissima! » disse. Poi, però, si fece triste tutto d’un colpo, ricordandosi, che quella felicità, sarebbe presto finita. « Allora? » le chiese Tiffany. Meredith la guardo per un momento. Poi si voltò, e non le rispose. Fecero lezione, e Tiffany cercava di sapere che cos’era successo, ma non ci riusciva. Nemmeno nell’intervallo. Meredith rimase seduta, mentre Tiffany girava per la scuola cercando la professoressa di Matematica. Meredith si alzò e andò vicino la finestra. « Ehi! » si sentì dietro di lei. Si voltò. Josh. « Ciao! » lo salutò lei. « Tutto ok? » le chiese. Lei annuì con la testa, anche se stava mentendo. « Sei sicura? » le chiese ancora. Meredith abbassò lo sguardo. « Lo sapevo! » disse lui. « Il fatto è che… uff… non possiamo continuare così, Josh! » disse lei. « Che c’è ora? » chiese lui. « Sempre la solita storia! » disse lei. Lui abbassò lo sguardo. « Io… io non ci riesco! Non voglio perderti! Non proprio ora che ti ho trovato! » gli disse scotendo la testa. « E non lo farai! Continueremo a vederci e a stare assieme! Te lo prometto! » le disse. « E se tu poi incontri una ragazza molto più bella e molto più simpatica di me?! » disse lei alzando lo sguardo. « Andiamo Meredith! Non esiste nessun’altra meglio di te! Tu sei la mia luce! Tu sei il mio respiro! Tu sei una parte di me! E non voglio perderti! » le disse. Meredith sorrise timidamente. « Lo pensi davvero? » gli chiese. « Certo! Non potrei mai mentirti! » le disse. Dopo di che, i due, si abbracciarono. Meredith i sentiva protetta fra le braccia di Josh. E lui era felice. Poco prima che la campanella suonasse, successe qualcosa. Entrò una ragazza, consegnando dei volantini a tutti quanti. « Mega festa a casa di Sam! Siete tutti quanti invitati! » urlava. Il volantino mostrava il disegno di una casa, e la via di essa. « Tu ci vai? » chiese Meredith a Tiffany. Lei scosse la testa. « Sam non è per niente un ragazzo per bene! » disse Tiffany scotendo la testa. « Ma dai! Magari incontri anche la tua anima gemella! » le disse Meredith. « No! E poi… stasera devo andare da mia nonna… anche volendo, non potrei! » le disse mettendosi la borsa in spalla. Meredith ridacchiò. « Sei forte! » disse poi. Tiffany ridacchiò. « E tu sei strana! » disse. Meredith ridacchiò. E assieme uscirono dall’aula, con i volantini in mano. Josh stava camminando allegro come sempre nel vialetto che portava a casa sua, cercando con lo sguardo Meredith. « Pssst! » si sentì. Josh si guardo attorno. « Psst! » ancora. Josh si avvicinò agli alberi, chiedendosi chi fosse che faceva quel verso. Non ebbe nemmeno il tempo di realizzare, che si sentì aggrapparsi alla maglietta: era Meredith. « Ehi! » le disse. « Ehi! » disse lei. « Che ci fai qua? » le chiese. « Ti spio! » rispose lei. « Ah! Mi spii eh! » fece lui sorridendo. « Certo! Non ho mica intenzione di perderti di vista sai! » disse lei. Lui scoppiò a ridere. « Certo che tu sei proprio pazza! » disse lui mettendo una mano appoggiata all’albero dietro di lei. « Sì! Ma sono pazza di te! » disse lei. Si baciarono. Un bacio intenso. Lei si buttò tra le sue braccia. « Senti… » disse lui. « Volevo chiederti una cosa » « Cosa? » chiese lei inarcando le sopracciglia. « Ti va di venire con me alla festa di Sam stasera? Sai… nessuna è voluta venire, per cui mi sei rimasta solo tu! » disse. « Ah sì! » disse lei dandogli una leggera pacca sulla spalla. « Scherzo ovviamente! » disse lui. « Comunque, ci vieni? » chiese poi tornando serio. Meredith si guardò attorno. « Non saprei! » disse poi. « Andiamo Meredith! Dici che abbiamo solo tre mesi… e vivili questi tre mesi! » le disse. Lei sorrise. Poi lo baciò. « Ti va bene come risposta? » gli chiese poi. « In verità non stavo seguendo! » disse lui. La baciò di nuovo. « Mmm… credo di aver capito! » le disse. « Credi o ne sei sicuro? » chiese lei. « No… ne sono sicuro! » disse lui. « Peccato! » fece lei. « Perché? » chiese lui. « Perché se fossi stato insicuro, ti avrei chiarito le idee… però sei a posto! » disse uscendo da dietro gli alberi ed avviandosi verso casa sua. « Come?! Ehi ma non vale! » disse rincorrendola. Continuarono a rincorrersi per un po’. Poi, Meredith si fermò. Josh la prese in braccio e la fece sedere su un muretto. « Non ho mai conosciuto nessuno più pazzo di te! » disse lei ridendo. « E io non ho mai conosciuto una più bella di te! » disse lui. Meredith scese dal muretto. Si presero per mano, e arrivarono a casa di Meredith. « Passo a prenderti stasera alle 8… ti va bene? » le chiese. Lei annuì con la testa. « Perfetto! » aggiunse. Lui la baciò. « A dopo! » la salutò sorridendo. Meredith rientrò in casa.
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