| ragazze, scusate tnt se vi ho ftt aspettare!! rimedio subito!!
AGGIORNAMENTO!!!
Il mattino seguente, erano di nuovo davanti a quella scala.
Thomas e Kirsten scesero per ultimi.
Il buio li avvolse.
Poi, si fermarono.
Kirsten e Thomas non riuscivano a vedere, ma sapevano che Paul e Fred stavano cercando di usare una corda per passare dall’altra parte.
E ci riuscirono.
Passò prima Fred, poi Paul.
Kirsten e Thomas, ancora non vedevano niente.
Passarono anche Jackie e Caroline assieme.
Ed ecco che arrivò il loro momento.
Vuoto.
Vuoto che fa paura.
Vuoto che non lascia alcuna speranza.
Vuoto che ti fa sentire debole e solo.
« Coraggio ragazzi! » disse Fred.
« Kirsten, passa prima tu, poi passa Thomas! » disse Paul.
Kirsten si sedette sul cornicione. Respirò profondamente, e si aggrappò alla fune. Prima incrociò le gambe tra di essa, e poi si lasciò andare.
Lentamente, cominciò a strisciarsi lungo la corda.
Thomas la guardava.
Le scivolò una gamba, e rimase appena soltanto per le mani.
« Kirsten! » esclamò Paul.
Thomas si avvicinò al bordo e tese il braccio.
« Prendi la mia mano! » disse.
Kirsten allungò il suo braccio.
Thomas si sporse ancora.
Le loro dita si toccarono ma…
Un tonfo.
Un tonfo anche al cuore.
La parte dove Thomas si stava sporgendo, cedette, e con lui anche Kirsten.
« Thomas! Kirsten! » urlò Jackie.
Ma non serviva a niente...
Mentre su, tutti quanti si disperavano, loro due cadevano nel vuoto, urlavano disperati, e avevano paura.
Eppure… SPLASH!
Freddo… umido… acqua!
I due nuotarono verso la superficie per riprendere fiato.
Si guardarono attorno.
« Dove siamo?? » chiese Kirsten.
Thomas non rispose.
Si avvicinarono ad una striscia di terra che videro poco lontana.
Uscirono dall’acqua.
Freddo. Tanto freddo.
Kirsten tremava.
Thomas si guardò attorno: erano caduti in un luogo stranissimo! Tutto attorno a loro, c’era pietra, tranne che in un lato, dove c’era un’apertura, e davanti a loro, acqua. Una specie di laghetto.
Kirsten non accennava a smettere di tremare.
« Proviamo ad andare di là! » disse Thomas indicando l’apertura.
« Cosa?! Ma… non sappiamo nemmeno… dove siamo! » balbettò Kirsten.
« Lo so ma… non abbiamo altra scelta! » replicò lui. Cominciò a camminare. Lei lo seguì strofinandosi le braccia.
Entrarono nella bocca.
Faceva più caldo.
Kirsten smise di riscaldarsi.
C’era un lungo corridoio.
I due continuarono a camminare.
Le pareti erano in pietra sdrucciolevole.
« Attenta! » disse Thomas prendendo Kirsten per un braccio e tirandola a sé: per terra c’era uno scorpione. Lei gemette.
Improvvisamente, si aprì la parete dove Thomas era poggiato.
Cadde all’indietro, e con lui Kirsten.
Uno sguardo.
Uno sguardo per fargli capire che cosa provava per quella normale ragazza di sedici anni.
I suoi occhi blu come il mare in estate, incrociarono quelli nocciola della ragazza.
Un misero, attimo. Che cambiò la vita di tutti e due.
Kirsten si rialzò, spolverandosi un po’.
Thomas fece lo stesso.
Si guardarono attorno, decisamente spaesati.
« Dove siamo? » chiese Kirsten guardando in alto.
Thomas si avvicinò a qualcosa.
« Ehi! Guarda qua: c’è una scala! » disse illuminando con la torcia. Strano… la torcia non si era fusa cadendo in acqua!
« Che ci fa una scala qua?! » chiese Kirsten illuminandola da cima a fondo.
« Per scoprirlo, bisognerebbe salirci su! » disse Thomas salendo i primi gradini.
Kirsten lo seguì con la torcia fra le mani.
Era molto strano che ci fosse una scala là. In una caverna nascosta.
Ed era altrettanto strano che due sedicenni, che a quell’ora dovevano essere a scuola, girovagavano fra le rovine di chissà chi!
Thomas toccò l’ultimo gradino, quasi vittorioso. Poi, si guardò attorno…
Solo un enorme muro davanti a lui.
Kirsten lo raggiunse speranzosa, ma questa, svanì subito.
« Abbiamo fatto tutto questa strada per… un muro?! » sbraitò sedendosi per terra sconfitta.
« Tranquilla, vedrai che lo troveremo un modo per uscire da qua! » disse Thomas cercando di consolarla.
« E come?! Siamo intrappolati in una grotta sotterranea, Paul e altri chissà dove sono e cosa stanno facendo, e in più, noi ci siamo anche persi, perché è vero! Non sappiamo né dove siamo, né cosa dobbiamo fare! » replicò Kirsten esausta.
Thomas si arrese.
La ragazza aveva ragione… si appoggiò alla parete, pensando.
BOOM!!!
Kirsten si voltò di scatto.
« Thomas! » lo chiamò.
Si alzò immediatamente, non vedendo il suo amico.
« Thomas? » fece. Il muro davanti a lei si aprì. Kirsten sgranò gli occhi.
« Thomas! » lui era là, davanti a quel passaggio segreto.
« Vieni! » le disse prendendola per mano e portandola dentro.
Kirsten sgranò bocca e occhi.
« Impossibile! » disse.
Davanti a loro, un’immensa montagna di oro e gioielli. Geroglifici da ogni parte, tutte le pareti intarsiate d’oro, e un profumo d’incenso stranissimo.
« Ma..?? » balbettò Kirsten.
Thomas scosse la testa.
« L’importante è che l’abbiamo trovato! » aggiunse.
BOOM!!
BOOM!!
BOOOOOM!!!
« Che succede? » chiese Kirsten.
« Non lo so! »
Tutto intorno a loro cominciò a tremare.
Kirsten si coprì la testa quando cominciarono a cadere cocci dal soffitto.
« Vieni, presto! » disse Thomas prendendola per un braccio.
Kirsten lo scostò bruscamente, e si avvicinò al tesoro.
Prese qualche moneta, e alcuni oggetti.
Li mise in tasca.
Prese una macchina fotografica, e scattò velocemente alcune foto, la maggior parte mosse.
« Muoviti! » Thomas la scaraventò fuori.
Le scale si sdrucciolavano davanti ai loro occhi.
Ma i due cominciarono a scendere lo stesso.
Le scale di distruggevano dietro di loro, alcune addirittura sotto i loro piedi.
Arrivarono giù.
Dentro la galleria. Faceva sempre più caldo, e il terremoto era sempre più forte.
Corsero e corsero.
Kirsten inciampò.
« Kirsten dai! » Thoams l’aiutò.
Un masso enorme cadde dietro di loro, senza sfiorarli.
Kirsten si rialzò e continuò a correre.
Arrivarono fuori. Salvi? Non del tutto.
Dovettero tuffarsi in acqua per salvarsi completamente.
Riemersero.
Si guardarono attorno un po’ spaesati.
« Oh no! » esclamò Kirsten.
Thomas si voltò, e sospirò: l’apertura della grotta era stata chiusa da quelle rocce che continuavano a cadere.
« Ehi! » quel grido echeggiò in tutto il varco.
I due guardarono su.
« Paul! » esclamò Kirsten sorridendo.
« Coraggio ragazzi: aggrappatevi alla corda, vi tiriamo su! » disse mandando giù una fune.
Kirsten si avvicinò e si legò la vita, lasciando un pezzo abbondante della fune per Thomas.
Lui la imitò.
Salirono su.
« Allora, che è successo? Abbiamo sentito il terremoto! » disse Jackie.
« Abbiamo trovato il tesoro! » disse Kirsten.
« Cosa?! » fece Fred.
La ragazza tolse dalla tasca le monete e la macchina fotografica.
« Wow! » esclamò Caroline.
« Guardate qua: alcune sono un po’ sfocate, ma almeno si riesce a vedere qualcosa… » accese la macchinetta.
« Bene… ora, però, torniamo in albergo… qua il nostro lavoro è finito… stasera telefonerò al comandante del jet. Preparate le valigie: domani saremo a casa… » disse Paul avviandosi verso l’uscita.
Gli altri lo seguirono.
Londra, h 10,30. Qualcosa d’inaspettato sta per accadere, e nessuno lo sa.
Kirsten era seduta nel soggiorno dello studio, e guardava nel computer le foto della tomba.
Niente. Tutte quante con qualcosa di mosso, tutte quante con qualche difetto.
Provò a farle più nitide, ma non servì a molto.
« Ehi! » entrò Thomas.
« Ehi! »
« Scoperto niente? »
« Niente… ho provato con la nitidezza ma… i risultati sono ben pochi… e i geroglifici sono praticamente illeggibili… tutto un lavoro per niente… »
« E le monete? » Thomas si avvicinò e si sedette in una sedia affianco a Kirsten.
continua!!!!!!!
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