Qst è il continuo...
ci ho mss 1 quarto d'ora a farlo!
Lui, alzò lentamente lo sguardo, ancora con il sorriso che gli sfiorava il viso.
La professoressa, inarcò le sopracciglia, e incrociò le braccia.
« Signor Ryan, mi spiega cosa ci trova di tanto divertente? » chiese la professoressa. Lui scosse la testa.
« Assolutamente niente, professoressa! » rispose lui. Lei, lo scrutò da capo a piedi (non che potesse farlo davvero, visto che le gambe erano coperte dal banco).
Poi, si morse un labbro, e si voltò, ritornando alla cattedra.
Lui, riprese a sghignazzare mentre lei tornava sulla cattedra.
Poi, si voltò verso Meredith, e le sorrise. Lei, arrossì, e si voltò dall’altra parte. La giornata passò veloce: la ricreazione seduti! A pranzo, Meredith rimase sola. All’uscita… che dire! Stava andando verso casa sua, quando si sentì chiamare.
« Ehi! Ehi! Ferma! » fece la voce. Si voltò. Era quel ragazzo.
Si fermò proprio davanti a lei. Meredith fu colpita da quegli occhi così belli e profondi.
« Io sono Josh! » disse porgendole la mano col fiatone.
« Piacere… Meredith! » disse lei stringendogliela.
« Allora… dove vai di bello ora? Le chiese.
« A casa… » rispose lei guardandosi attorno.
« Tranquilla: non sono un pervertito! » le disse vedendo l’espressione. Meredith arrossì.
« Per quanto tempo rimarrai qua? » le chiese cominciando a camminare.
« Tre mesi… credo… » rispose lei.
« Così poco? » chiese lui. Lei alzò le spalle.
« Perché? » fece lui.
« Mia mamma cambia lavoro ogni tre mesi… purtroppo… » rispose lei.
« Ah… quindi tu cambi scuola ogni tre mesi! »
Meredith annuì con la testa.
« Oh… chissà come dev’essere orribile! » le disse.
« Già… » disse Meredith un po’ staccata.
Josh la fissò. Lei voltò lo sguardo dall’altra parte.
« Hai conosciuto la prof di Storia! Una palla vero?! » fece poi. Meredith ridacchiò.
« È brava come insegnante… ma una carattere! » rispose poi.
Anche Josh si mise a ridere.
« E non sai ancora cosa fa quando è veramente arrabbiata! Oggi non hai visto niente! » le disse.
« Perché? Che fa? » chiese Meredith incuriosita.
« Comincia a diventare tutta rossa, poi urla e gironzola per tutta la classe come se fosse posseduta! Pensa che una volta, Ryan, un mio amico, le ha anche attaccato una gomma da masticare nella poltrona… e lei è andata tutto il giorno in giro con questa gomma appiccicata sul sedere! » disse. Meredith cominciò a ridere fragorosamente.
« Finalmente ti vedo sorridere! Sei tutto il giorno seria! » le disse. Meredith si voltò di nuovo. Josh si fermò e le prese un braccio.
« Domani c’è la partita di basket… a scuola… ci vieni? » le chiese. Meredith alzò le spalle.
« Non saprei… » disse poi.
« Andiamo! Ci vieni con qualcuna della classe! » le disse.
« Ma io non conosco nessuno! » disse lei.
« Vedrai che domani farai amicizia, ne sono sicuro! Sei simpaticissima, perché non dovresti avere degli amici?! » disse lui. Meredith lo fissò.
« Allora ci vieni? » le chiese.
« E va bene! » disse lei.
« Perfetto! Alla quarta ora! Chiedi al prof di biologia se ti manda e… dì che te l’ho detto io! » le disse. Meredith sorrise.
« E tu credi che mi manderà? » fece lei.
« Certo! Sennò salgo io e ti prendo con la forza! » le disse facendole il solletico. Meredith si mise a ridere, e si sedette in un muretto là vicino.
Poi si accorse di essere vicina a casa sua.
« Oh… sono arrivata… » disse tornando seria.
« Ok… allora… ci si vede domani! » le disse Josh. Lei scese dal muretto.
« Non mancare! » le disse dandole un bacio sulla guancia. Meredith arrossì completamente, e corse a casa, sua, sorridendogli.
Entrò e, essendo sola, si appoggiò alla porta, lasciando scivolare lo zaino per terra. Poi, guardò fuori, attraverso la finestra, e vide lui, Josh, che andava per la sua strada, con il volto basso, che sorrideva leggermente.
Si morse un labbro e, con il sorriso sulle labbra, corse in camera sua.
Il girono seguente, Josh, la salutò a distanza (era con i suoi amici, e tutte le ragazze sanno che i maschi non rinunciano mai a stare con i loro amici più che con una ragazza).
Così, Meredith entrò in classe.
Inizialmente, non le si avvicinò nessuno, poi, una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi, le fece segno di avvicinarsi e sedersi affianco a lei. Meredith accennò l’invito.
« Piacere! Io sono Tiffany! » disse la ragazza.
« Meredith! » rispose lei sorridendo.
Entrò nella classe un gruppo di ragazze urlanti, in festa, vestite con vestitini viola e bianchi e che sventolavano i pon - pon: le cheerleader.
« Guardale… beate loro che oggi si saltano biologia per vedere la partita! » disse Tiffany fissandole.
« CI vado anche io! » disse Meredith.
« Cosa?? » chiese Tiffany.
« Sì! Josh mi ha chiesto se andavo… e io gli ho detto di sì! » disse Meredith alzando le spalle.
Tiffany sgranò gli occhi.
Proprio in quel momento, entrò lui, Josh, con una borsa enorme tra le mani. Sorrise a Meredith, e lei ricambiò.