Ed Speleers Forum

il mio libro...Joan-Cavaliere per Eredità...

« Older   Newer »
  Share  
pieroburgher
view post Posted on 6/4/2007, 21:47




Nel 894,in una cupa giornata d'inverno 'nel bel mezzo di una leggera foschia gli uomini del villaggio di Menagrid udirono un rumore molto comune per quelle zone:un rumore molto acuto tanto che gli uomini dissero:<le spade!>e un'altro disse:<chi sono i valorosi che si sfidano in duello,e perché lo fanno?>e dette tali parole si fece avanti un grande condottiero,comandante delle truppe del regno,Ser Alexander in compagnia del suo più fidato compagno,Marianders,dal quale non si separava mai e con il quale aveva condiviso numerose battaglie per proteggere il regno dal quale venivano entrambi e per il quale avrebbero sacrificato volentieri la vita pur di vederlo ancora intatto.
Avvicinandosi Alexander disse:<voi!posate le spade,gettatele a terra e fatevi vedere subito!>e il suo fedele amico,per cercare di sostenerlo e,incoraggiarlo disse con tono accusatorio verso i combattenti impegnati nel duello:<fermatevi,adesso basta!>.
Il rumore di spade che s'infrangevano una contro l’altra cesso all'improvviso e dalla foschia si levò una debole voce che disse: <padre!>e un’altra che la seguiva con lo stesso tono spaventato disse:<padre!perdonatemi,vi prego>.
E dalla folta nebbia si videro avanzare due sagome nere che avvicinandosi,man mano diventavano sempre più distinguibili
che vennero subito riconosciute da i due cavalieri,infatti erano i loro figli,la figlia di Alexander e il figlio di Marianders.
I due padri rimproverarono ognuno il rispettivo figlio o figlia,ma Alexander parlando a sua figlia Joan gli disse:
<piccola mia,perché hai preso di nascosto la mia spada?dovresti saperlo che è un arnese molto pericoloso >.
Ma la figlia,molto dispiaciuta per l’accaduto,gli rispose:<mi perdoni padre,ma io volevo solo essere per pochi minuti,se non uguale almeno simile,a voi,valoroso e forte>.
E il padre con tono di benevolenza gli disse:<ciò che io faccio è molto rischioso e oltre tutto non una cosa che va eseguita da una damigella di corte come te voi dovreste stare a corte nel castello del re,nel quale solo in pochi si possono permettere di stare>e la figlia gli rispose:<ma padre!>e lui <ora basta e ora di tornare al castello dove ci attende vostra madre Virginia>.
Dopo aver attraversato tutto il villaggio che circondava il castello giunsero in quest’ultimo,mentre la gente del regno ricominciava ognuno il proprio lavoro tentando di capire quello che stessero facendo due bambini di quel rango sociale nel villaggio dove la umile gente si guadagnava da vivere lavorando con fatica e non al castello dove per i nobili“tutto era loro dovuto con estrema facilità”.
Il popolo del villaggio era molto tranquillo nonostante sia un popolo con idee molto differenti e ogni volta che il popolo decideva di farsi valere,avvolte anche l’uno contro l’altro,vi era sempre un uomo disposto a sacrificarsi per il bene della patria,ma nonostante le storiche ribellioni di questo popolo fino ad ora era sempre stato sufficiente una semplice approvazione del re a creare nuove case richieste spesso dal popolo,e che finora erano l’oggetto delle ribellioni.
Il villaggio circondava completamente il castello,ancor meglio protetto da solide mura che rendevano tutto il villaggio molto più sicuro in caso incombesse su di esso un qualunque pericolo.
Infatti al minimo segnale di pericolo il popolo si rifugiava all’interno delle solide mura che gli garantivano sicurezza e conforto.
Ma non erano solo le mura del castello a garantire sicurezza agli uomini,infatti ad esse andava aggiunto anche il mare, sempre pronto a garantirgli dell’ottimo pesce che i pescatori del villaggio si apprestavano a prendere,i monti con le loro folte foreste,nelle quali i pochi cacciatori appartenenti al villaggio provavano a garantirsi delle ottime prede,e in fine i fiumi che garantivano sempre acqua corrente alla gente del posto.
Ma a quei tempi l’economia del villaggio non era basata solo su caccia e pesca ma bensì anche sull’agricoltura,molto fiorente nonostante l’arretratezza dei mezzi,con la quale veniva praticata,dovuta all’isolamento del luogo nel quale era situato il villaggio,lo stesso villaggio in cui Joan e Carted,il suo migliore amico non che figlio di Marianders,erano tornati, nonostante le raccomandazioni dei loro rispettivi padri.
Dopo solo poche ore,la piccola Joan,e il,sì piccolo ma coraggioso Carted,tornarono al castello completamente infangati,uno più dell’altro.
Giunti nel parco che circondava il castello interno entrambi furono visti da Larùs,la loro educatrice,la quale dopo averli visti in quello stato,li prese subito per i polsi e lì portò ognuno nella propria vasca dove all’inizio nessuno dei due voleva entrare,a causa della temperatura dell’acqua che era molto fredda,ma dopo averla resa sufficientemente calda i due si decisero ad entrare e dopo aver gettato gran parte dell’acqua a terra decedettero che non era più ora di scherzare e così si pulirono per bene,ovviamente tutto sotto l’occhio vigile di Larùs, padre:Ser Marianders sposerò una donna bella e che sia alla mia altezza,magari una donna come te!>,e Joan con un tono un po’ offeso,visto che non l’aveva menzionata nel suo futuro come un cavaliere ma come una normale e comune donna,gli rispose:<sì!hai ragione tu diventerai un grande cavaliere,forte proprio come tuo padre,ma anche io non sarò da meno,infatti anche io diventerò un grande e valoroso cavaliere,proprio come il mio adorato e fidato padre,il grande,possente e valoroso Ser Alexander,il mio nome,invece, sarà Ser Joan e sarà un nome ricordato nel tempo,proprio per il coraggio e l’ardimento che sarò capace di dimostrare.
Non appena Joan smise di parlare Carted iniziò a ridere senza fermarsi e tra un risata e l’altra gli rispose:<tu!>con un tono molto retorico<una fanciulla come te,quando sarà abbastanza adulta,penserà a tessere e cucire,come passatempo,mentre dà ordini ai servi di cucinare per il marito,com’è dovuto a donne del tuo rango sociale,insolitamente alto per una famiglia a cui capo vi è un cavaliere!>,ma Joan non si lasciò intimidire,infatti gli disse furibonda:<tu non sai cosa sono capaci di fare quelle che tu chiami fanciulle!>.
Carted rimase sconvolto dal tono di voce di Joan,un tono che lei non aveva mai assunto prima,ma non si fece scoraggiare e,un po’ impaurito dalla sua possibile reazione,gli disse<si! lo so,eccome se lo so,voi siete solo capaci di stare a casa,aspettando il marito la stessa che decise che non era più ora di giocare.
Quindi dopo averli asciugati li mandò a vestirsi nella loro stanza.
Una volta pronti si incontrarono nella stanza di Joan per giocare,come loro solito,con le spade,e durante il gioco
Carted disse,con un tono un po’ acido a Joan:<sai che quando io sarò un po’ più grande diventerò un grande e possente combattente?!,proprio come il mio adorato,senza far nulla,quando lui rischia giorno dopo giorno la vita per salvare quella vostra e di altre persone!>.
Joan,ancor più furibonda di prima lanciò contro Carted la sua spada giocattolo in legno dicendogli:<un giorno ti
dimostrerò ciò di cui siamo capaci noi donna,ma ora esci subito fuori dalla mia stanza!via!>,e con forza spinse Carted fuori dalla sua stanza e dopo avergli sbattuto la porta in faccia con molto risentimento,attraverso la porta, gli disse:<e per oggi non farti più rivedere>.
Dopo aver detto queste parole Joan,gettandosi sul proprio letto,scoppiò in un pianto disperato che raggiunse la madre che si trovava solo poche stanze più in là.
La madre la raggiunse di corsa e cercando di consolarla con dolci parole gli disse :<cara,cosa ti succede?>e Joan gli rispose,tra un singhiozzo e un altro ,:<carted,madre,lui è convinto che io non riuscirò a diventare mai un cavaliere!!>.
La madre rimase sbalordita e non sapendo cosa rispondere tacque guardando la figlia,nel profondo dei suoi occhi blu,dopo qualche secondo le disse ,un po’ incerta:<joan,Carted ha ragione, tu non puoi non fare ciò che
tutte le giovani damigelle hanno fatto e sempre faranno!>.
Joan si sentì quasi tradita dalla madre e indecisa sulla risposta da darle si voltò verso di lei con un’espressione triste e,quasi come dovesse tradirla anche lei,cercò invano di spingerla fuori,mentre la madre diceva<ma perché?,ma perché?!!>,e Joan,quasi contro la sua volontà,le disse<madre ,io da voi,mi aspettavo una risposta molto diversa,ed è per questo che vi devo chiedere di andare fuori e di lasciarmi sola per un po’,magari il tempo di calmarmi e riflettere sul dafarsi visto che la risposta vostra e di Carted mi hanno dato motivo di serio pensiero e grazie a voi il sogno di una vita adesso rischia di essere cancellato per sempre>.
La madre si sentì colpevole e decise di lasciarla sola come le era stato chiesto.
Una volta che anche la madre,come in precedenza Carted,uscì dalla stanza,tramite la grande porta in legno massello,la giovane damigella si mise d’avanti lo specchio a guardarsi e a pensare a come fosse stata da grande,lei aveva dei meravigliosi capelli biondi,lisci e corti con dei meravigliosi occhi azzurri che,in futuro,avrebbero tirato in inganno qualunque uomo,che ad un primo impatto l’avrebbe immaginata semplice ed indifesa,ma,Joan,in realtà era sì una bimba giovane e carina ma allo stesso tempo era una ragazzina molto ribelle pronta,in qualunque momento a diventare un nobile cavaliere degno di rispetto.
Joan immaginava già di essere un grande cavaliere,proprio come suo padre,Alexander,con un’armatura lucente e una spada sempre pronta a il re,lo stesso re che lei amava tanto,e fu proprio l’affetto reciproco tra Joan e il re Ciro V a far intendere al sovrano il duro periodo che stava passando la giovane damigella intenta a diventare un cavaliere.
E fu così che il re fece chiamare Felisia,il suo migliore addestratore dicendogli:
<felisia,voglio che Joan diventi un cavaliere degno di rispetto,capace di cavalcare un cavallo con grande maestria e di brandeggiare una spada con altrettanta bravura,come si addice a un grande cavaliere>. E Felisia un po’ stupito,con un tono altrettanto stupito,gli rispose:
<ma,vostra maestà,è solo una giovane damigella!>e il re:<si!ma capace come un uomo,e ora và e compi il tuo dovere come si addice a un suddito del tuo rango>e l’addestratore eseguì.
Di solito il re non era mai stato così severo ma quando si trattava di Joan lo era molto visto che per lei pretendeva solo il meglio e non avrebbe mai voluto che Joan si sentisse inferiore a un cavaliere o a una damigella.
Felisia raggiunse immediatamente la camera di Joan e gli spiegò ciò che gli disse re:<vostra signoria>e Joan,molto stupita per il modo in cui era stata chiamata da Felisia,gli rispose:<cosa succede ser Felisia?>e Felisian tra un sospiro d’affanno e l’altro gli rispose con un tono di voce nettamente superiore a quello solito:<il re,vuole che voi diventiate un cavaliere degno di tale nome e vuole che sia io ad addestrarvi>e Joan con delle lacrime di gioia agl’occhi corse subito dal re dicendo:<mio sovrano è vero ciò che mi è giunto alle orecchie?>e il re con tono di soddisfazione rispose:<mia giovane damigella io desidero che voi diventiate un grande cavaliere e spero che nessuno vi possa intralciare dato che il cammino da voi scelto è già sufficientemente insidioso per poter diventare mio degno protettore >, e Joan rimasta senza parole fece un inchino e tornò indietro senza dare mai le spalle a l’uomo grazie al quale avrebbe potuto realizzare il suo più grande sogno,quello di diventare un cavaliere.





beh questo è solo l'inizio e dovrebbe essere un fantasy...ma la parte in cui lo diventa è ancora lontana...
 
Top
Stella93
view post Posted on 6/4/2007, 21:49




Scusa ma ora è troppo tardi x leggerla..domani la leggo di sicuro!!^^
 
Top
pieroburgher
view post Posted on 6/4/2007, 21:50




ok poi mi fate sapere che ve ne pare...contate che ancora è solo l'inizio...la storia è ancora lunga...molto lunga...
 
Top
munella
view post Posted on 6/4/2007, 21:52




BELLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
complimenti!!!....
ma hai letto la mia storia? anche la mia dovrebbe essere un fantasy!
 
Top
pieroburgher
view post Posted on 6/4/2007, 21:53




no....domani la leggo...ora sono troppo stanco...vado a letto...
 
Top
Daikira
view post Posted on 6/4/2007, 21:55




ke bello!!!! complimenti!!
 
Top
pieroburgher
view post Posted on 6/4/2007, 21:55




grazie...
 
Top
munella
view post Posted on 6/4/2007, 21:55




ok nn fa niente,però ci terrei se la leggessi!!!!!!!!!
 
Top
pieroburgher
view post Posted on 6/4/2007, 21:57




ok vado... tii lascio un commento...
 
Top
munella
view post Posted on 6/4/2007, 22:11




ok thank you anche la mia è molto lunga...
 
Top
Stella93
view post Posted on 7/4/2007, 09:24




Bella!!Complimenti!!
 
Top
munella
view post Posted on 7/4/2007, 09:27




si bella davvero,cavolo qnt è decisa Joan!!!
 
Top
pieroburgher
view post Posted on 7/4/2007, 09:28




e ti lascio immagginare ciò che succederà dopo...
 
Top
munella
view post Posted on 7/4/2007, 09:30




mi dai qlc indizzio?insomma hai detto che nn vuoi postare più qnd dacci qlc indizzio...
 
Top
pieroburgher
view post Posted on 7/4/2007, 09:35




ok...la cosa per Joan sarà dura...dovra affrontare la morte del padre...e lui custodiva un segreto molto particolare...riguarda la spada del padre...ora stop...
 
Top
29 replies since 6/4/2007, 21:47   211 views
  Share