eddina92 |
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| Questa è la mia prima ff che ho scritto cn una mia amica... ogni capitolo sarà raccontato dal punto di vista di uno dei diversi protagonista... ci sono anch'io ma ho cambiato nome, indovinate chi sono... CAPITOLO 1 dal racconto di Ed “Ed! Sveglia!” “Arrivo!” Uffa era già mattina! Meno male che in quel momento c'era il sole e la scuola stava x finire! Altrimenti nn avrei retto ancora x molto! Mi dovevo alzare e nn ne avevo niente voglia. Dovevo correre giù dalla mamma, ma era meglio che prima mi fossi vestito, questa mattina mi sarei messo i jeans larghi a vita bassa cn una maglia a maniche corte, tanto c'era molto caldo. Dopo una colazione in tutta fretta Murtagh mi mandò un sms x dirmi che dovevo sbrigarmi a uscire di casa. Infilai il giubbino di jeans ed uscii dalla porta salutando mamma. Murtagh era lì che mi aspettava , i capelli neri spettinati che si muovevano cn la brezza del mattino. “Ciao Ed! Dai che siamo un po' in ritardo”. Mi disse Murtagh sorridendo. A lui piaceva quando uscivo da casa in ritardo xkè così aveva una scusa x saltare qualche minuto di lezione. “penso che Lia ci aspetti già a scuola” fece dopo un po'. Ci incamminammo verso la scuola quasi correndo e x fortuna varcammo il cancello appena in tempo, prima che suonasse la campanella. Lia ci salutò cn un grande sorriso bella cm sempre, con due grandi occhioni azzurri e i capelli lisci e castani. Tutti e tre entrammo in classe e Martinelli stava già scrivendo alla lavagna la traccia del tema. Quel bastardo l'aveva scritta lunga 16 righe! Dopo 2 ore e mezza Lia aveva già consegnato, Murtagh stava ricopiando in bella... E io... Beh io era ancora alla decima riga della brutta! Avevo un vuoto di memoria, cavolo! Strano, di solito in italiano me la cavo, ma quella giornata nn andava affatto bene. Sentivo che doveva accadere qlc. Era il mio sesto senso che me lo diceva. Alla ricreazione io e i miei 2 amici andammo al nostro solito posto. Nn ci eravamo detti molto, Murtagh era abbastanza silenzioso e Lia era persa a guardare fuori dalla finestra. Eravamo tutti strani quella mattina. All'ultima ora Lia era andata in bagno nello stesso istante in cui ci andava Klar. Ritornando passò davanti al mio banco e mi disse: “ Oggi doposcuola dobbiamo vedercela cn quelli, ti spiego tt dopo” e mi passò un biglietto stropicciato cn la scritta : AL QUARTIERE ABBANDONATO ALLE DUE. Provai un misto di rabbia e spavento leggendo il biglietto e subito capii tutto...
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